sabato 29 novembre 2008

The Wrestler



Dopo le esperienze di Dead man walking e Streets of Philadelphia il Boss ha deciso di scrivere un'altra canzone per un film; questa volta è toccato a "The wrestler" con Mickey Rourke. La canzone dal mio punto di vista è stupenda siamo a livelli di capolavoro e credo posso portare veramente un secondo Oscar a Bruce e alla sua incredibile capacità di scrivere canzoni e di metterci dentro le emozioni necessarie.

intervista col regista Darren Aronofsky:

Circa un mese fa ho visto la nuova pellicola di Darren Aronofsky, chiamata The Wrestler, un film col quale sono sicuro che sei familiare visto che comprende una nuova canzone omonima forte e meravigliosa (suonata sui titoli di coda) suonata da Springsteen. Quel che rende la canzone tanto affascinante è che, conoscendo la lunga storia di Bruce e la sua amicizia con il protagonista della pellicola Mickey Rourke, riguarda tanto la vita piena di problemi di Rourke e il (suo) tentativo di ritorno in questi anni in film come DOMINO e SIN CITY. Credo che sia abbastanza chiaro dalla canzone che Bruce non sia stato soltanto ispirato dalla sceneggiatura di Robert D. Siegel, ma anche mosso dal voler scrivere un tributo ad un amico che ha visto anni difficili ma che è sopravvissuto abbastanza a lungo per consegnare la più grande interpretazione sullo schermo della sua carriera.

E' stato più forte di me, quando ho intervistato il regista la prima domanda che mi è venuta in mente è stata riguardo Springsteen, e Aronofsky è stato più che disposto ad accontentarmi. Per essere chiari, ho incontrato per la prima volta Darren più o meno due anni fa mentre stava pubblicizzando il suo precedente lavoro THE FOUNTAIN. E mi divenne subito chiato che, anche se non ci eravamo mai incontrati prima, sapeva esattamente chi fossi e per quale organizzazione lavorassi. Quando un regista mi chiede, "Sei Capone?" è quasi sempre un segno che siamo in sincronia già dall'inizio. Così tornando in una stanza con Aronofsky adesso è stato come riprendere la conversazione da dove l'avevamo lasciata. Dubito che sarebbe mai riuscito ad anticpiare la mia prima domanda, ma come ho detto, era pronto. Gustatevi questo estratto dalla nostra conversazione, e cercate l'intervista completa su Ain't It Cool News poco prima che THE WRESTLER esca in poche copie il 17 Dicembre (per far parte degli Oscar) ed esca in larga distribuzione a Gennaio.

Capone: Vorrei trascorrere tutta la nostra mezz'ora insieme parlando del processo che ha portato Bruce Springsteen a scrivere una canzone per te.

Darren Aronofsky: [ride] Te la dirò, la storia! Francamente, non mi posso prendere alcun merito per questo. Credo che mentre stava girando HOMEBOY, Mickey incontrò Bruce allo Stone Pony per bere qualcosa.

Capone: Perciò parliamo della seconda metà degli anni '80...

DA: Credo di sì, sì, dovrebbe esser stato così. E Mickey era una grande star, e diventarono amici. Quando abbiamo finito questo film... be', avevamo sempre un bel poster del Boss nella roulotte dell' "Ariete" [Rourke interpreta un wrestler chiamato Randy "L'Ariete" Robinson]. Non so se in realtà sia autografato, ma era evidente che Bruce aveva una grande influenza su questo personaggio. Siamo nel Jersey. Il personaggio è una sorta di personaggio del magazzino Bruce, in un certo senso.

Capone: Be', c'è quella scena del boardwalk che avrò visto decine di volte in tv in filmati su Bruce.

DA: Sì, sì. Esatto. Mickey gli scrisse una lettera e gli mandò la sceneggiatura, a Bruce gli rispose dicendo, "Felice di sentirti, Mick. Sono in tour in Europa, e leggerò la sceneggiatura, e se qualcosa mi colpisce..." Poi gli riscrisse che gli era piaciuta un sacco la sceneggiatura, e che aveva un'idea. A questo punto, siamo in post produzione. Così ricevo una chiamata. E lo sapevo che stava per chiamare, ma lo stesso, quando ricevi la chiamata: "Hey, sono Bruce Springsteen. Mi piace il progetto, e ho qualche idea. La metto giù, e se ti piace puoi usarla..." Sì, a posto! [ride]
E allora, la data in cui avrebbe dovuto succedere arrivò e passò, e poi Bruce stava tornando da New York per suonare al Giants Stadium, e Mickey fece, "Andiamo al concerto". Così andammo al concerto, ed eravamo in prima fila. E non avevo mai visto un concerto di Bruce prima.

Capone: Davvero?

DA: No. Sono cresciuto a Brooklyn negli anni '80, perciò sono decisamente gravitato intorno alla roba hip-hop. Certo conoscevo Bruce Springsteen, ma non ero un fanatico in quel senso. Non ero quel grande fan. Voglio dire, l'ho sempre rispettato perchè sembra incredibilmente grande in quel che fa e consapevole di chi è. E poi andammo nel back stage dopo il concerto, e la cosa che mi ricordo dopo è che sono nel camerino da solo con Bruce Springsteen poco dopo averlo visto strabiliare 80,000 persone. E ho letteralmente la paura da palcoscenico per la prima volta in vita mia [ride]. Prese la sua chitarra e mi fece cenno di sedermi. Così mi sedetti, e non sapevo che dire. E lentamente cominciai a spalancare sempre di più la bocca. Mi sentivo come se, "Oh mio Dio, mi sta prendendo la paura da palcoscenico di fronte a Bruce Springsteen."

Capone: Così ti suonò la canzone?

DA: Sì. Così cominciammo a parlare, ed era un ragazzo molto, molto figo. E disse, "Sì, ho scritto qualche cosa", e tirò fuori un quaderno a spirale e suonò la canzone, e fu entusiasmante, davvero entusiasmante. Fondamentalmente quel che ho capito durante quell'incontro è stato... be', disse, "L'ammetto, non ho visto le tue pellicole, ma ho sentito parlare di te e so che sei un ragazzo serio nelle cose che fai. L'ho fatto perchè sono un fan di Mickey da anni, e speravo che Mickey avesse un'opportunità come questa. E quando ho letto la sceneggiatura, aveva senso, e così sono felice di aiutare in qualsiasi modo posso." Come ho detto, non ho nessun merito in questo. E' successo tutto per via del rispetto e del bene del Boss per il suo amico Mickey Rourke.

Capone: Adesso ha visto la pellicola?

DA: Sì. L'ha vista solo in DVD. Dopo che ci abbiamo inserito la canzone, gliel'ho mandato, e mi ha chiamato. Gliel'avevo mandato con due finali leggermente diversi, ono in cui la canzone comincia sulle inquadrature finali della pellicola, e l'altra che abbiamo inserito nella quale comincia come la pellicola è finita e dobbiamo oscurare. Ha detto delle cose molto belle e rispetta davvero il taglio finale. Ha chiamato Mickey e ha fatto piangere Mickey, così Mickey era felice che tutto avesse funzionato. Mickey gli è molto grato e adora la song e non finirà si ascoltarla. E' una song entusiasmante... Volevamo inserirla prima nel film, ma Bruce ha catturato tutto lo spirito del film e raccontato la storia del film, così ho creduto che metterla prima avrebbe commetato troppo prima che fossi pronto a farlo.

Capone: Ha davvero un dono per farlo, come abbiamo avuto modo di vedere con "Streets Of Philadelphia" e "Dead Man Walking" e "Missing". Non è tanto che lo riassume, è che lo cattura.

DA: Cosa pensi della song? Hai avuto modo di sentirla?

Capone: Certo. Sapevo che stava per arrivare e non mi sono mosso. Come ho sentito la sua voce contare, mi sono concentrato solo sulla song. Si potrà comprare la song?

DA: Credo sarà sulla colonna sonora.

Capone: Tra tutte le canzoni di heavy metal?

DA: Esattamente [ride]

Certo, adesso sappiamo che la song vedrà la luce come bonus track sul prossimo WORKING ON A DREAM di Bruce. Spero che abbiate raccolto un po' di cosa c'è dietro l'inclusione della song in THE WRESTLER. Ovviamente, sarebbe un'intervista da sogno avere l'opportunità di parlate con Springsteen sul suo approccio nello scrivere per le pellicole, sull'uso delle sue song nei film, sulla sua carriera di attore (non dimentichiamoci del meraviglioso cameo di ALTA FEDELTA'), e sul cinema in generale, dal momento che è un riconosciuto apprezzatore di pellicole. Forse un giorno, sarò in un camerino del Giants Stadium avendo l'opportunità di fare tutto questo. Nel frattempo, THE WRESTLER è un'esperienza assolutamente cruciale da vedere, e non solo per il nuovo brano alla fine. Fino alla prossima...

Steve (Capone) Prokopy - Chicago Editor




Qua la canzone:

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