martedì 29 aprile 2008

Grazie Danny!

Video tributo a Danny messo sul sito ufficiale di Bruce...non potevo non metterlo, è stupendo! Poi che canzone se non Blood brothers poteva farli da sottofondo......immensa!




Fratelli di Sangue

Giocavamo a fare il re della montagna lì sulla vetta
Il mondo iniziò ad affollare la collina, ed eravamo uomini e donne
Ora ce ne sono cosi tanti che tempo, tempo e ricordi scompaiono
Abbiamo le nostre vie da percorrere e i possibilità che dobbiamo cogliere
Stavamo fianco a fianco ognuno combatteva per l'altro
Abbiamo detto che saremmo stati sempre fratelli di sangue, fino alla morte

Ora le avversità di questo mondo sgretolano lentamente i tuoi sogni
Rendendo uno scherzo da nulla le promesse fatte
E quello che una volta sembrava nero o bianco si trasforma in numerose tonalità di grigio

Ci siamo persi nei lavori da fare e conti da pagare
Ed è un correre continuamente e non c'è molto con cui ripararsi
Con nessuno che ti stia a fianco, mio fratello di sangue
Oltre le case dei morti, al di là di quelle cadute sulle loro tracce *
Sempre muovendo in avanti e senza mai guardare indietro
Ora non so come mi sento, non so come mi sento stanotte
Se fossi caduto sotto la ruota, se avessi perso o avessi guadagnato la vista
Ancora non so perché, non so perché ho fatto questa chiamata
O se qualcosa di tutto ciò conta ancora, dopo tutto

Ma le stelle ardono splendenti come certi misteri svelati
Comincerò a muovermi nel buio con te nel mio cuore
Mio fratello di sangue

lunedì 28 aprile 2008

Una canzone alla settimana: Simply the best


Una canzone di Tina Turner che mi dedico :-)))))))



SIMPLY THE BEST

I call you when i need you
And my heart's on fire
You come to me, come to me
Wild and wire
You come to me, give me everything i need

You bring a lifetime of promises
And a world of dreams
You speak the language of love
Like you know what it means
and it can't be wrong
Take my heart and make it strong

You’re simply the best
better than all the rest
better than anyone
anyone i ever met
I’m stuck on your heart
I hang on every word you say
tear us apart
baby I would rather be dead

In your heart
i see the star
of every night and every day
in your eyes, i get lost
i get washed away
just as long as i'm here in your arms
i could be in no better place

Each time you leave me
i start losing control
you're walking away with my heart and soul
i can feel you even when i'm alone
ohh baby, don't you go

ohh you're the best


SEMPLICEMENTE IL MIGLIORE

Ti chiamo quando ho bisogno di te
e il mio cuore é in fiamme
tu vieni da me, vieni da me
selvaggio e tenero*
Vieni e mi dai tutto cio di cui ho bisogno

Mi porti una vita di promesse
un mondo di sogni
Parli la lingua dell'amore
come se tu ne conoscessi il significato
questo non può essere sbagliato
Prendi il mio cuore e rendilo forte

perché tu sei semplicemente il migliore
Migliore di tutto il resto
Migliore di tutti gli altri
Qualcuno che non ho mai incontrato
Sono bloccata nel tuo cuore
Pendo da ogni parola che dici
Separarci?
Baby preferirei essere morta

Nel profondo del tuo cuore
Vedo la stella
di ogni notte e ogni giorno
e nei tuoi occhi mi perdo
vengo trascinata lontano
Solo per il tempo che sono qui nelle tue braccia
Non potrei essere in nessun altro posto migliore

Ogni volta che mi lasci
Inizio a perdere il controllo
Tu te ne stai andando con la mia anima e il mio cuore
Ti sento anche quando sono sola
Oh, baby, non andare

Oh, sei il migliore


sabato 26 aprile 2008

V2-day

Ecco come è andato il V2-Day.....





Grillo mattatore
Dal palco allestito in piazza San Carlo a Torino il comico genovese ha sparato a zero su tutto e tutti, compreso il capo dello stato, Giorgio Napolitano. Poi i politici e naturalemtne i gironalisti. Che ne pensi?


Scrive Beppe Grillo sul suo blog: «Ieri a Torino eravamo in 120mila - (ma almento due milioni di persone in totale hanno seguito l'evento grazie ai collegamenti, precisa il comico, ndr) - Chi era presente lo sa e anche chi può informarsi in Rete. C'erano tutte le televisioni più importanti del mondo, dalla BBC a Al Jazeera. Loro racconteranno al mondo cosa sta succedendo in Italia. Loro descriveranno il fascismo dell'informazione». E ancora: «Le file ai banchetti - continua sul suo blog - erano lunghe il doppio dell'otto settembre. I primi dati sono di 450mila firme raccolte. Nella storia repubblicana - afferma - non è mai successo. Nessuno, nessuno è riuscito a raccogliere un numero simile di firme autenticate in un solo giorno». Poi, sui giornlisti: «Non cercate l'informazione nei giornali o nelle televisioni, cercatela in Rete. Non esistono giornalisti buoni o giornalisti cattivi. Esiste un'informazione di regime o la verità. Voi siete giornalisti. Voi siete Beppe Grillo. Pubblicate le foto e i video di questo bellissimo 25 aprile in Rete... Grazie, Grazie, Grazie. Siete stati fantastici. Loro non molleranno mai, noi neppure. Per un nuovo Rinascimento».

«Noi siamo la continuazione dei valori dei nostri nonni, di chi ha combattuto per lasciarci una nazione libera o quasi libera. Se noi avessimo un centesimo di quei valori e di quei cogl... noi compiremmo il lavoro per loro». Così Beppe Grillo ha cominciato il suo V2-day per una libera informazione,dal palco allestito in piazza San Carlo, parlando davanti a qualche migliaio di persone (ma in piazza per lui in tutt'Italia di persone ne sono scese almeno 40mila, 45mila secondo gli organizzatori), ma in collegamento audio video con tante altre città italiane.

Poi, dal 25 aprile, il comico genovese ha proseguito il suo show attaccando l'avvocato Franzo Grande Stevens (l'avvocato dell'Avvocato) per passare a ricordare che «dall'8 di settembre a oggi in Italia è cambiato tutto: cinque partiti non ci sono più» e quindi sparare anche sul presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, ribattezzato in questa sede Morfeo Napoletano, sostenendo che «dorme, dorme, dorme... poi esce e monita... Dovevamo fare un referendum per cambiare la legge elettorale e lui ci ha fatto fare prima le elezioni, non dopo. È come mettersi il profilattico dopo», aggiungendo poi «Napolitano deve essere il presidente degli italiani e non dei partiti». Anche perché «i partiti non ci sono più».

A pochi minuti dall'inizio del comizio nato e voluto per un'informazione libera e l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti, proprio di questo tema Grillo non ha ancora parlato. Ma è solo questione di tempo ed ecco che arriva l'affondo contro la "casta giornalistica" a sostegno dei tre referendum per l'abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria, per l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti e della legge Gasparri: «Vorrei un giornale pagato da chi lo legge e non dai finanziamenti pubblici... e la stessa cosa vale per le televisioni» e poi «non esiste e non può esistere un Ordine. Chiunque deve essere libero di scrivere. Perché mai ci deve essere un Ordine dei giornalisti e non un Ordine dei poeti?». «I giornalisti sono dei camerieri, dei servi, dei servetti», ha detto poi il comico genovese, che in particolare se l'è presa con il direttore del Tg1, Gianni Riotta, definendolo una «sottospecie umana. Ha intervistato Testa d'asfalto (cioè Silvio Berlusconi, ndr) che mentiva su Enzo Biagi dicendo che Biagi se ne era andato via dalla Rai perché voleva la liquidazione. E Riotta è rimasto come un cagnolino in silenzio».
Poi Grillo è tornato ad attaccare Berlusconi e la legge Gasparri: «Pensate se Obama da presidente fosse anche il proprietario della Fox, della Abc e di altre televisioni». E ha aggiunto che «se Rete4 non va immediatamente sul satellite, come stabilito per legge, l'Unione Europea ci costringerà a pagare 300 mila euro al giorno da gennaio 2006». «Voglio tivù come la televisione australiana, come la Bbc, pagata da chi la guarda».

Durante il comizio c'è stato anche un collegamento internet col pm Luigi De Magistris che si è complimentato con il comico lamentando che «in Italia ancora troppi giornalisti e magistrati sono servi dei poteri». E poi ancora un grido (certamente non l'ultimo) per «Basta con le cose del passato, se vogliamo un Paese giovane e dinamico dobbiamo dire basta!»

(Libero News)

giovedì 24 aprile 2008

Auguri Michele!!!


E giustamente oggi neanche è andato a lavorar.....un pò di giusto riposo (ah aha aha)!!

martedì 22 aprile 2008

Una canzone alla settimana: Hotel California


Hotel California è una canzone che ha fatto molto discutere. E molti, almeno qui da noi, si sono chiesti il perché: il fatto è che, chi non conosca l'inglese, ha sempre considerato questo pezzo una splendida ballata tipicamente "made in USA" con un assolo di chitarre (sono due che si intrecciano) da storia del rock. Andandosi a leggere il testo, invece le cose cambiano. Su una musica tranquilla e avvolgente si volge la storia agghiacciante di un viaggiatore che di notte arriva in un albergo apparentemente piacevole ma che si rivela un luogo assolutamente inquietante e, alla fine, una trappola mortale.



HOTEL CALIFORNIA


On a dark desert highway, cool wind in my hair
Warm smell of colitas rising up through the air
Up ahead in the distance, I saw a shimmering light
My head grew heavy, and my sight grew dimmer
I had to stop for the night.

There she stood in the doorway;
I heard the mission bell
And I was thinking to myself,
'This could be Heaven or this could be Hell'
Then she lit up a candle and she showed me the way
There were voices down the corridor, I thought I heard them say...

Welcome to the Hotel California
Such a lovely place (such a lovely place)
Plenty of room at the Hotel California
Any time of year, you can find it here.

Her mind is Tiffany-twisted, She got the Mercedes Benz
She's got a lot of pretty, pretty boys, that she calls friends
How they dance in the courtyard, sweet summer sweat.
Some dance to remember, some dance to forget.

So I called up the Captain, 'Please bring me my wine'
He said, 'We haven't had that spirit here since 1969'
And still those voices are calling from far away
Wake you up in the middle of the night
Just to hear them say....

Welcome to the Hotel California
Such a lovely Place (such a lovely face)
They livin' it up at the Hotel California
What a nice surprise, bring your alibis.

Mirrors on the ceiling, the pink champagne on ice
And she said 'We are all just prisoners here, of our own device'
And in the master's chambers, they gathered for the feast
They stab it with their steely knives, but they just can't kill the beast.

Last thing I remember, I was running for the door
I had to find the passage back to the place I was before
'Relax' said the nightman, We are programed to recieve.
You can check out any time you like, but you can never leave



Su un'autostrada buia e deserta, vento freddo tra i capelli
caldo odore di colitas si libra nell'aria
In lontananza scorgo una luce scintillante
La mia testa s'era fatta pesante e la mia vista sempre più fioca
Mi dovevo fermare per la notte.

Là lei stava ritta sulla soglia
Sentii il campanello
E pensai tra me e me
'Questo potrebbe essere il paradiso ma potrebbe anche essere l'inferno'
Poi lei accese una candela e mi mostrò la strada
C'erano voci nel corridoio, credo dicessero...

Benvenuto all'Hotel California
Un tale posticino (un tale posticino)
abbondanza di stanze all'Hotel California
puoi trovare in qualsiasi stagione.

La sua mente è piena di Tiffany, ha una Mercedes Benz
Ha avuto molti ragazzi carini, che lei chiama amici
Come danzano nel cortile, dolce sudore estivo
Alcuni ballano per ricordare, altri ballano per dimenticare.

Così chiamai il Capo, 'Per favore, mi porti il mio vino'
Lui disse, 'Non abbiamo quel tipo di vino dal 1969'
E ancora quelle voci chiamavano in lontananza
Ti svegliavi nel mezzo della notte
Solo per sentirle dire...

Benvenuto all'Hotel California
Un tale posticino (dalla faccia talmente incantevole)
Si godono la vita all'Hotel California
Che bella sorpresa, procurano i tuoi alibi.

Specchi sul soffitto, champagne rosa con ghiaccio
E lei disse "Qui noi siamo tutti prigionieri, di nostro capriccio'
E nelle camere del padrone, si sono radunati per la festa
L'hanno pugnalato con i loro coltelli d'acciaio, ma non riuscirono ad uccidere la bestia.

L'ultima cosa che ricordo, stavo cercando la porta
Dovevo trovare un passaggio per tornare dov'ero prima
'Rilassati' disse l'uomo notturno, 'qui siamo programmati per accogliere.
Puoi lasciare la stanza e pagare quando vuoi, ma non potrai mai andartene realmente'


domenica 20 aprile 2008

Mito della Tv

Quest'uomo è un mito, non può essere vero....è veramente fuori!!! :-)))))))

venerdì 18 aprile 2008

Ciao Danny


Danny and I worked together for 40 years - he was the most wonderfully fluid keyboard player and a pure natural musician. I loved him very much...we grew up together."
—Bruce Springsteen


Danny Federici, for 40 years the E Street Band's organist and keyboard player, died this afternoon, April 17, 2008 at Memorial Sloan-Kettering Cancer Center in New York City after a three year battle with melanoma.

The Federici family and the E Street family request that, in lieu of flowers, donations be made to the Danny Federici Melanoma Fund. A web site for the Fund is being established and we'll post its link when it is on line.

Bruce Springsteen's concerts scheduled for Friday in Ft. Lauderdale and Saturday in Orlando performance are being postponed. Replacement dates will be announced shortly.


E' strano trovarmi qua a piangere per una persona lontana migliaia di chilometri con cui non ho mai parlato, ma se ci penso non è e non può essere strano. Perchè questi ragazzi sono dentro di me, la loro musica ha accompagnato gli ultimi 10 anni della mia vita: momenti di gioia, momenti di tristezza loro erano sempre con me e il tuo Hammond B3, Danny, era inconfondibile, quando entrava in scena colpivi, perchè sei un grandissimo musicista!
Non so veramente cosa dire stamattina, lo sapevo che stavi male visto che avevi lasciato il tour con i ragazzi in novembre ma le voci che arrivavano sembravano positive, sta notizia mi ha spiazzato di brutto.
D'ora in poi la E-street band non sarà più la stessa, non potrà esserlo, tu che con Bruce l'hai formata quasi 40 anni fa ed ai concerti sta certo che guarderò sul palco in alto a sx e penserò sempre a te.

Un abbraccio a tutti voi E-streeters e a Bruce che avete perso un grandissimo amico, non avevo bisogno di capirlo e non volevo capirlo così ma se mai ce fosse stato bisogno mi son reso conto di ciò che ci lega. Avete creato un qualcosa che sta molto al di soprà della musica ed è una delle più belle cose che mi sia accadute nella vita!

Ciao Danny


La musica del blog oggi è "Sandy" canzone da sempre accumunata a lui che la ricama con il suo organo e la fisarmonica.

E questa è la sua ultima performanche live, quando nemmeno un mese fa Bruce lo fece salire sul palco per suonare una canzone che non poteva che essere la "sua" "Sandy". L'abbraccio finale con tutti non lo dimenticherò mai!!



Bruce con Obama


Bruce sceglie Obama: «La mia America»
L'autore di «Born in the Usa»: è il migliore. Nel 2004 sostenne John Kerry, ma non fece la differenza

WASHINGTON — A Hillary Clinton, che lo accusa di essere un elitario e di non capire la classe operaia, Barack Obama ha dato ieri una risposta eloquente. O meglio, l’ha data per lui Bruce Springsteen, il bardo dei «bluecollars», la rockstar che da trent’anni canta l’America devastata ma fiera delle città industriali e che ora ha deciso di scendere in campo per appoggiare il senatore democratico dell’Illinois. «Come molti di voi ho seguito la campagna e credo di avere visto e udito abbastanza per sapere che Barack Obama sia di gran lunga il miglior candidato», ha scritto il Boss in una lettera ai fan pubblicata sul suo sito Internet. Per Springsteen, il senatore afro-americano «ha lo spessore, la capacità di riflettere e la determinazione per essere il nostro prossimo presidente, quello che ci può guidare nel Ventunesimo secolo con un rinnovato senso di missione morale». Di più, «Obama parla all’America che racconto da 35 anni con la mia musica, una nazione generosa, con una popolazione disposta ad affrontare problemi intricati e complessi, un Paese interessato al suo destino collettivo e al potenziale del suo spirito comune».

Nel motivare la sua scelta, il cantante che fece di «Born in the Usa» una sorta di inno dell’orgoglio operaio, non rinuncia a entrare direttamente nella polemica di questi giorni, pur senza menzionare per nome Hillary Clinton. «Alcuni critici hanno tentato di demolire Obama, esagerando certi suoi commenti e relazioni personali», ha scritto Springsteen, riferendosi alla frase sui «disoccupati frustrati della Pennsylvania che trovano sfogo nelle armi e nella religione», pronunciata da Barack a San Francisco, e ai suoi rapporti con il pastore antisemita di Chicago, Jeremiah Wright. «Per quanto siano temi degni di essere discussi— così la rockstar —, essi sono stati estrapolati dal contesto e dalla sostanza della vita e della visione di Obama, spesso per distrarci dai veri temi: la guerra e la pace, la lotta per la giustizia economica e razziale, la difesa della Costituzione, la protezione del nostro ambiente». L’endorsement di Springsteen per Barack giunge a pochi giorni dalle primarie della Pennsylvania, Stato operaio per definizione, dove Hillary spera proprio nei «bluecollars » per una vittoria che tenga in vita le sue poche speranze di strappare la nomination democratica, ormai alla portata di Obama. Il cantante ha invitato gli elettori a «considerare il terribile danno compiuto negli otto anni trascorsi» e dare il via a «un grande progetto che ci restituisca l’America».

Non è la prima volta che Bruce Springsteen si schiera con un candidato democratico alla Casa Bianca. Nel 2004 pagò un alto prezzo alla sua popolarità, facendo campagna per John Kerry. Il suo cavallo di battaglia fu The Promised Land, celebre per i versi «ho fatto del mio meglio per vivere nel modo giusto/ mi alzo ogni mattina e vado a lavorare/ ma qualche volta mi sento così debole che vorrei esplodere/ esplodere e buttare giù tutta la città/ prendere un coltello e tagliar via questa pena dal cuore». Probabilmente lo aiutò con i suoi concerti a conquistare il Wisconsin e la stessa Pennsylvania. Ma non fece la differenza in Ohio, dove nonostante una leggendaria performance a Cleveland alla vigilia del voto, George W. Bush vinse lo Stato e con quello la Casa Bianca. Per fortuna di Obama, il Boss aveva già in programma due concerti il 27 e il 28 in North Carolina, a pochi giorni dalle cruciali primarie di quello Stato. Ma il valore dell’endorsement di Springsteen a Barack è soprattutto simbolico, offrendogli una sponda per deviare l’accusa di elitismo, che in questi giorni ha occupato tutto il dibattito elettorale, costringendolo a difendersi.

Paolo Valentino
(corriere della sera 17 aprile 2008)

giovedì 17 aprile 2008

Commento al voto


Non l'ho ancora fatto e ormai sono passati alcuni giorni,mi sembra giusto dare un mio personale giudizio alle elezioni. Come anche i muri sapranno ha vinto Berlusconi, non sicuro il mio prediletto,anzi...però credo che ora come non mai l'Italia abbia bisogno di tutti, e dell'unione di tutti, solamente assieme si possono raggiungere i risultati che si DEVONO raggiungere; e poi io ho rispetto per gli altri italiani e quindi se la maggior parte di loro hanno deciso così spero abbiano visto meglio di me,non voglio mettere in dubbio loro; per questo non ho nessuna intenzione di giudicare o criticare prima di avere sottomano fatti concreti nè tantomeno rinvangare l'esperienza al governo dal 2001 al 2006, esperienza che ognuno può opportunamente e singolarmente andare a verificare. Il suo motto ora è "Rialzati Italia" e mi auguro che non sia soltanto un'accattivante spot elettorale. Amo il mio paese, rispetto le istituzioni e auguro il miglior lavoro possibile al prossimo Presidente del Consiglio che ancora non possiamo identificare nella persona di Silvio Berlusconi in quanto l'incarico deve comunque essere affidato al Presidente della Repubblica dopo opportune consultazioni ma che logicamente sarà lui perchè in un certo senso e in maniera implicità applichiamo un sistema presidenziale pure noi.

Commentando l'esito del voto, piuttosto netto a favore di Pdl+Lega, ci si può ricollegare all'esito degli ultimi 14 anni di elezioni dove un governo non è mai stato riconfermato e stavolta era ancora più scontato il risultato. Cose buone ne aveva fatto il governo precedente: alcune liberalizzazioni ma non ancora tutte quelle previste, un risanamento dei conti dello Stato, una lotta all'evasione che aveva portato a risultati mai raggiunti prima e l'abolizione dell'Ici per il 40% dei contribuenti; però il rovescio della medaglia per attuare queste misure aveva dei costi che traducendo significa aumento della pressione fiscale e controlli che alcuni hanno definito da Gestapo sul corretto pagamento delle imposte. Tutto questo messo assieme al progressivo aumento del costo della vita e ad un problema sicurezza ha indotto i cittadini a tentare un cambiamento. Ecco chiamare cambiamento Belusconi/Fini/Bossi che erano già presenti quando Baggio sbagliava il rigore ad Usa 94 mi fa un pò ridere, ma ho detto che la parola d'ordine mia sarà quella di giudicare dopo e non prima e quindi ribadisco fiducia.

A proposito del discorso sicurezza e dell'immigrazione che la Lega ha cavalcato nella campagna elettorale volevo solamente far notare una cosa e non di poco conto,anzi due:
-La legge attualmente in vigore è ancora quella loro: la Bossi-Fini
-Le regioni in cui si son verificati più atti criminosi da parte anche di extra-comunitari sono quelle in cui la Lega ha un ruolo piuttosto forte (Veneto,Lombardia....)

Parlando dei vinti continuo ad apprezzare l'opera di Veltroni,pacato e rispettoso in campagna elettorale come mi piace a me e pronto a dare una mano ora che le elezioni le ha perse. E per me è giusto così, l'Italia è di tutti ed è giusto collaborare e non dire sempre "no" a priori perchè uno è di un altro partito. L'Idea di istituire da parte del Pd un governo ombra la ritengo un ottima cosa, istituire altrettanti ministri quanti saranno quelli previsiti e con la possibilità da parte del ministro in carica di dialogare con l'omologo, come sempre 2 teste ragionano meglio di una e soprattutto alle volte e un bene confrontarsi con idee diverse. In Inghilterra è previsto dall'ordinamento e da qual che sembra dà buoni risultati.

Importante far notare anche la "riforma elettorale" fatta direttamente dai cittadini: 5 partiti in Parlamento e 3 gruppi parlamentari. Per noi è incredibile!! Certo magari può un pò dispiacere l'assenza di qualche gruppo storico ma credo e spero che un Parlamento così sia più snello e "riformante", la maggioranza c'è, scuse no.....non dico che tra 5 anni canterò "Meno male che Silvio c'è..." ma vorrei almeno per un secondo pensarlo!

mercoledì 16 aprile 2008

Primo diritto: informazione libera!



L’informazione ha i suoi mandanti: ABI, Confindustria, Mediaset, partiti. I magnifici 4. Influenzano l’opinione pubblica. Possiedono le principali televisioni, i giornali più diffusi. Li usano per difendere i loro interessi. I direttori di testata sono loro dipendenti. Li scelgono, li pagano, li licenziano. E se li scambiano come le figurine. Mimun passa dal Tg1 al Tg5. Riotta dal Corriere della Sera al Tg1.
La democrazia è una bella parola, ma cosa vuol dire questa parola in realtà? La rappresentanza non esiste senza la conoscenza. La democrazia è solo un concetto astratto senza la libera informazione. Il conflitto di interessi tra i poteri economici e i media è enorme. Ha raggiunto tali dimensioni che non lo vediamo più. E’ diventato normale che un quotidiano come il Corriere della Sera abbia tra gli azionisti banche e gruppi industriali. Che la televisione pubblica sia di proprietà dei partiti e quella privata di un presidente del Consiglio, divenuto tale grazie alla proprietà di quelle televisioni.
Quando tutto è falso, il vero scompare. Diventa un concetto impalpabile, metafisico. Il cittadino arriva a dubitare persino che l’informazione possa essere libera. In nessun Paese democratico chi possiede i media può fare politica. Immaginate Obama che controlla la CNN, ABC e FOX. O Zapatero che detta gli articoli ai direttori di El Mundo e El Pais, in quanto suoi dipendenti. Una democrazia si basa sulla divisione di tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. L’informazione è definita il quarto potere. Un potere che può far vincere le elezioni, che condiziona il valore delle azioni di Borsa, che modifica le regole democratiche. E’ palese che l’informazione debba essere indipendente per non trasformare ogni notizia in propaganda. Non ci si può aspettare che chi è dentro al sistema dell’informazione: direttori, giornalisti, opinionisti, lo voglia cambiare e neppure che ammetta di essere un porta ordini. Tengono famiglia e la loro scelta di campo l’hanno già fatta.
Il 25 aprile 2008 firmate i tre referendum per una libera informazione in un libero Stato per restituire il controllo del Paese ai cittadini.
(da blog Beppe Grillo)

martedì 15 aprile 2008

Che momento!



Questo è un grandissimo momento di rock, rock di altissimo livello, rock con la r maiuscola!

Bruce che canta in versione "elettrica" The ghost of Tom Joad canzone già rara di per se stesso nei concerti, poi stavolta con un ospite sul palco: Tom Morello dei Rage Against the Machine .

Una canzone con un testo veramente fantastico e con una strofa che ogni volta mi fa venire i brividi:


Ora, Tom diceva:"Mamma, ovunque ci sia un poliziotto che picchia un ragazzo
Ovunque un neonato pianga per la fame
Ovunque ci sia una battaglia contro il sangue e l'odio nell'aria
Cercami mamma, io sarò là
Ovunque ci siano uomini che lottano per un posto dove stare
O per un lavoro decente o per una mano che li aiuti
Ovunque ci sia gente che sta lottando per essere libera
Guarda nei loro occhi, Mamma, e tu vedrai me

lunedì 14 aprile 2008

Una canzone alla settimana: La storia


Canzone bellissima di De Gregori, la dedico al mio paese e a chi ci governerà! L'Italia è nostra non di voi politici,ricordatevelo......


LA STORIA

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera".
Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.



domenica 13 aprile 2008

Gli altri ci vedono così

Le nostre elezioni viste da fuori.....

Il Times contro il Cavaliere
"Che grave errore l'attacco a Totti"
Anche il New York Times, El Mundo e Le Monde all'attcco del leader Pdl

ROMA - Il caso Totti arriva fino a Londra. Alla vigilia del voto, quando i politici sono costretti al silenzio elettorale, dal Regno Unito arriva una pesante critica al Cavaliere che scuote la calma prima della tempesta. Sulle pagine del Times si legge: "Con la vittoria alla sua portata alle elezioni di domani, Berlusconi ha commesso un errore potenzialmente disastroso attaccando Francesco Totti durante il comizio al Colosseo".

Secondo il prestigioso quotidiano inglese il leader del Pdl era partito bene fino a quando non ha detto che il Partito democratico di Walter Veltroni "non è altro che il vecchio partito comunista". Poi l'annuncio fuori tema dell'arrivo di Ronaldinho al Milan, accolto da fischi, per non parlare dell'accusa a Totti, definito fuori di testa perchè appoggiava la candidatura di Rutelli al Campidoglio. "A Milano - scrive The Times - Veltroni ha radunato una folla di 100mila persone e ha ottenuto l'appoggio di George Clooney. Gli italiani conoscono le stravaganze di Berlusconi e molti sono attratti dal sogno di ricchezza che continua a promettere, anche se non l'ha mai realizzato. Gli elettori potrebbero anche concludere che il nuovo partito di Veltroni con socialdemocratici e cattolici di sinistra sia guastato dalla sua associazione con il fallito governo di Prodi".

In Italia le parole che l'ex primo ministro ha proferito al Colosseo avevano da subito provocato una eco di reazioni. Le radio della capitale si sono scatenate con il Cavaliere che, rendendosi conto della gaffe, ha tentato di placare le acque: "Francesco è stato strumentalizzato, io gli voglio bene e poi sua moglie Ilary lavora a Mediaset". Anche Luciano Spalletti ha voluto dire la sua in merito al capitano romanista: "Un calciatore del livello di Totti, che ha fatto tanto nel sociale, va rispettato al di là dell'opinione politica". Sulle imminenti elezioni, il mister giallorosso concede solamente poche parole: "Io so cosa fare. Non sbaglio".

Anche NYT, Le Monde ed El Mundo all'attacco:

Berlusconi non promette più miracoli per un'Italia sempre più bloccata, scrive oggi il New York Times. Rimangono le "pagliacciate", come quando ha finto di morire dopo aver mangiato una mozzarella, "ma oltre ai denti superbianchi, molti dei tratti distintivi di Silvio Berlusconi sono spariti. Non vi sono più le grandi promesse, l'Italia è così malata che nemmeno il potente Berlusconi è sicuro di poterla curare".

Walter Veltroni, "Homo Democraticus". Così si intitola il ritratto che il quotidiano francese Le Monde dedica sul suo sito al candidato del Pd. "Il nuovo eroe che suscita l'infatuazione popolare è un animale politico appartenente ad un genere molto nuovo per l'Italia: un 'Homo Democraticus che definisce il suo partito come un partito non di sinistra ma riformista, di centrosinistra, più vicino al modello americano o alla terza via di Blair che al socialismo europeo: un partito democratico americano all'italiana".

Il ritratto dedicato da El Mundo al leader del Pd si intitola "Il sognatore pragmatico". "Per i suoi sostenitori è un uomo flessibile ed elastico. I suoi detrattori, tuttavia, lo accusano di essere ambiguo e prudente. Ma a 52 anni non ci sono dubbi del fatto che Walter Veltroni è uno dei pochi politici ancora in grado di illudere in qualche modo il disgustato elettorato italiano di centrosinistra". Il quotidiano ricorda anche che Veltroni non è mai stato candidato a guidare il governo.

A Silvio Berlusconi il sito di El Mundo dedica un breve ritratto. "Più vite di un gatto" è il titolo dell'articolo dedicato al leader del Pdl. "Qualunque altro Paese sviluppato sarebbe sotto shock davanti alla prospettiva di veder salire al potere per la terza volta non consecutiva in due decenni lo stesso uomo, ma l'Italia, un Paese che vive al ritmo di quasi un governo l'anno dalla fine della seconda guerra mondiale non sorprende più di nulla".

sabato 12 aprile 2008

Io

Premete play e buon film ;-)

Le elezioni farsa...

Prendo dal sito di Beppe Grillo quanto ha scritto:


Leggete i nomi dei pre eletti al Senato. Sono più o meno sempre quelli, da Castelli a Calderoli, dalla Bonino "Madre Teresa di Confindustria", alla moglie di Fassino "Sette Legislature" Serafini , da Follini "Uovo Sempreinpiedi" a Sircana "Beau de nuit", dal matusalemme Dini all'intellettuale di Arcore Pera. Sempre loro. Hanno trovato l'America a Palazzo Madama. I soldi per il piano Marshall li mettiamo noi. Non se andranno mai.Il Senato è il loro club Med.
Leggete l'elenco dei senatori e confrontatelo con i risultati elettorali. Se la maggior parte dei nomi corrisponderà, vuol dire che vi hanno presi per i fondelli. Il non voto è l'unico voto utile.


Qua i futuri eletti al senato:
http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/Senato_2008.pdf


A urne non ancora aperte vi presento la Camera dei deputati. Il 13 e il 14 aprile non potremo votare il candidato. Si sono messi d'accordo e con una legge anticostituzionale si eleggono fra di loro. Questa legge porcata è di tutti: del centrodestra che l'ha fatta, del centrosinistra che non l'ha abrogata in due anni di governo, del Presidente della Repubblica che ha indetto le elezioni prima del referendum sulla nuova legge elettorale.Il cittadino può solo fare una croce. Questa non è democrazia. Non è neppure una sua imitazione. E' l'occupazione dello Stato da parte di un gruppo di potere trasversale. Che si auto elegge, che manda in Parlamento amanti, mogli, condannati, prescritti, indagati e rinviati a giudizio.Leggete l'elenco e confrontatelo con i risultati elettorali. Se la maggior parte dei nomi corrisponderà, vuol dire che vi hanno presi per i fondelli. Il non voto è l'unico voto utile.

Qua i futuri eletti alla camera: http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/Camera_deputati_2008.pdf

mercoledì 9 aprile 2008

L' autogol della storia

Non è possibile...uno degli autogol più belli della storia!! Questo è un mito: l'avversario sbaglia il rigore ma provvede lui...

martedì 8 aprile 2008

Immenso Bob


Il più prestigioso dei riconoscimenti per il giornalismo negli Usa al cantautore. Per l' "impatto profondo sulla musica popolare e la cultura americana"





Bob Dylan: il Pulitzer alla carriera
Mr. Tambourine Man è nella storia
NEW YORK - Premio Pulitzer alla carriera per Bob Dylan. Il leggendario cantautore statunitense, 66 anni, ha ricevuto una citazione speciale per il suo "impatto profondo sulla musica popolare e la cultura americana, attraverso composizioni liriche dallo straordinario potere poetico". Il premio, intitolato all'editore di giornali Joseph Pulitzer, è il più prestigioso dei premi per il giornalismo negli Stati Uniti e la medaglia del servizio pubblico è la più alta distinzione. Ciascun vincitore riceve un assegno di 10.000 dollari. In passato erano stati insigniti del premio speciale i musicisti John Coltrane, gigante del jazz, e il leggendario compositore George Gershwin. Dylan è il primo musicista rock a conquistare il premio. In questa maniera il Pulitzer, hanno spiegato gli organizzatori, intende "esplorare l'intera gamma dell'eccellenza musicale americana". Secondo l'editore americano Simon Schuster, Dylan è al lavoro per terminare il secondo volume della sua autobiografia. Robert Allen Zimmerman, questo il suo vero nome, ha alle spalle una lunghissima carriera, iniziata negli anni Sessanta: il primo album, Bob Dylan, è del 1962. Molte sue canzoni sono entrate a far parte della cultura e dell'immaginario collettivo di più generazioni: Blowin' in the Wind, My Back Pages, Chimes of Freedom, Song to Woody, Desolation Row, Mr. Tambourine Man, Hurricane. Secondo un sondaggio della prestigiosa rivista musicale Rolling Stone la sua Like a Rolling Stone, è la miglior canzone fra le principali 500 di tutti i tempi.
Bob Dylan dal 1988 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Time Magazine lo ha incluso fra le cento persone che più hanno influenzato il XX secolo. Per la qualità e lo spessore dei suoi testi, il nome dell'artista è circolato più volte in occasione dell'assegnazione dei Premi Nobel. A giugno il cantautore si esibirà il Italia: il 15 a Trento, in Piazza Duomo, il 16 al Lazzaretto di Bergamo e il 18 giugno a Chatillon (Aosta), al Castello Baron Gamba.
(Repubblica online 8 aprile 2008)

lunedì 7 aprile 2008

Una canzone alla settimana: No surrender


Nessuna resa!! E' questa la canzone, è questo un insegnamento per la vita... noi tutti dobbiamo farlo nostro perchè in certi momenti se ne ha veramente bisogno.


NO SURRENDER

Well, we bursted out of class
Had to get away from those fools
We learned more from a 3-minute record, baby
Than we ever learned in school
Tonight I hear the neighborhood drummer sound
I can feel my heart begin to pound
You say you're tired and you just want to close your eyes
And follow your dreams down

Well, we made a promise we swore we'd always remember
No retreat, baby, no surrender
Like soldiers in the winter's night
With a vow to defend
No retreat, baby, no surrender

Well, now young faces grow sad and old
And hearts of fire grow cold
We swore blood brothers against the wind
Now I'm ready to grow young again
And hear your sister's voice calling us home
Across the open yards
Well maybe we'll cut someplace of own
With these drums and these guitars

'Cause we made a promise we swore we'd always remember
No retreat, baby, no surrender
Blood brothers in the stormy night
With a vow to defend
No retreat, baby, no surrender

Now on the street tonight the lights grow dim
The walls of my room are closing in
There's a war outside still raging
You say it ain't ours anymore to win
I want to sleep beneath
Peaceful skies in my lover's bed
With a wide open country in my eyes
And these romantic dreams in my head

Once we made a promise we swore we'd always remember
No retreat, baby, no surrender
Blood brothers in a stormy night
With a vow to defend
No retreat, baby, no surrender

Ohhhhh Ohhhhh Ohhhhh
Ohhhhh Ohhhhh Ohhhhh
Ohhhhh Ohhhhh Ohhhhh
Ohhhhh Ohhhhh Ohhhhh


NESSUNA RESA

Ce ne siamo scappati dalla scuola

dovevamo allontanarci da quei pazzi
Abbiamo imparato più da un disco di tre minuti

che da quello che abbiamo imparato a scuola
Stanotte sento della batteria del mio vicino che suona
Posso sentire il mio cuore che inizia a battere dici che sei
stanco e che vuoi chiudere gli occhi e inseguire i tuoi sogni

Abbiamo fatto un promessa giurato che
l'avremmo sempre ricordato
Nessuna ritirata nessuna resa
Come soldati in una notte d'inverno
con un giuramento da mantenere,
nessuna ritirata nessuna resa

Adesso visi giovani diventano tristi e vecchi e cuori di
fuoco si raffreddano, abbiamo giurato fratelli di sangue
contro il vento, sono pronto per ridiventare giovane e sentire
la voce di tua sorella che ci chiama a casa attraverso i vasti
campi be' forse potremo ritagliarci un posto tutto nostro con
questa batteria e queste chitarre

Fratelli di sangue nella notte di tempesta
con un giuramento da mantenere,
nessuna ritirata nessuna resa

Ora in strada stanotte le luci si affievoliscono
le pareti della mia stanza si stanno rimpicciolendo
Lì fuori ancora infuria la guerra
Dici che non tocca più a noi vincerla
Voglio dormire sotto cieli di pace
nel letto del mio amore con una
terra libera e infinita negli occhi
e questi sogni romantici in testa




stavolta metto 2 video perchè la canzone è meravigliosa in entrambe le versioni elettrica e acustica. In quella elettrica è con Eddie Vedder dei Pearl Jam, fantasmagorica!!!







domenica 6 aprile 2008

Ecco perchè è il migliore!

E' il migliore perchè tu ti trovi in una albero a Monaco, lui in quei giorni è in albero a Monaco perchè in tournè in quella città; nella hall dell'albergo c'è una festa a base di musica e lui decide di farvi un salto......tra il delirio di tutti:




Poi metti che sei a Copenhagen e ti vuoi far un giro per strada, ma casualmente anche Bruce è nella capitale danese e vuol farsi un giro pure lui e nel suo giro vede un suo fans che suona ai bordi della strada, ecco ciò che può succedere......semplicemente un grandissimo!






Poi se alla fortuna di abitare nella stessa città in cui è nato e che quei giorni sia dalle parti di casa e decida di farsi un giro in moto te lo puoi anche trovare come "invitato".



E di storie così ce ne sono a bizzeffe e anche di più incredibili come quella di un bambino che si è portato a casa Bruce per suonare la chitarra o quello che vede Bruce fuori dal cinema e lo invita con lui e vedere il film e a casa sua a cena poi. Poco da fare, è unico.....

venerdì 4 aprile 2008

I have a dream....

Il mio sogno è che nascano ancora persone come lui! Uno dei più grandi personaggi del 900 ed oggi ricorrono i 40 anni dalla sua morte...




e questo è un suo celebre discorso in cui parla della sua morte:

Ogni tanto, immagino, tutti noi pensiamo in modo realistico al giorno in cui resteremo vittime di quello che é il definitivo comune denominatore della vita: quella cosa che chiamiamo morte. Tutti noi ci pensiamo. E di tanto in tanto io penso alla mia morte, e penso al mio funerale. Non ci penso in maniera morbosa. Di tanto in tanto mi domando: "Che cosa vorrei che di­cessero?". E stamani lascio a voi la parola. Quel giorno mi piacerebbe che si dicesse: Martin Luther King junior ha cercato di dedicare la vita a servire gli altri. Quel giorno mi piacerebbe che si dicesse: Martin Luther King junior ha cercato di amare qualcuno. Vorrei che diceste, quel giorno, che ho cercato di essere giusto sulla questione della guerra. Quel giorno vorrei che poteste dire che ho davvero cercato di dar da man­giare agli affamati. E vorrei che poteste dire, quel giorno, che nella mia vita ho davvero cercato di vestire gli ignudi. Vorrei che diceste, quel giorno, che ho davvero cercato, nella mia vita, di visitare i carcerati.Vorrei che diceste che ho cercato di amare e servire l’umanità Sì, se volete dire che sono stato un tamburo maggiore, dite che sono stato un tamburo maggiore per la giustizia Dite che sono stato un tamburo maggiore per la pace. Sono stato un tamburo maggiore per la rettitudine. E tutte le altre cose di superficie non conteranno Non avrò denaro da lasciare dietro di me. Non avrò le cose belle e lussuose della vita da lasciare dietro di me. Ma io voglio avere soltanto una vita impegnata da lasciarmi alle spalle Ed é tutto quel che volevo dire. Se riesco ad aiutare qualcuno mentre passo, se riesco a rallegrare qualcu­no con una parola o con un canto, se riesco a mostrare a qualcuno che sta andando nella direzione sbagliata, allora non sarò vissuto invanoSe riesco a fare il mio dovere come dovrebbe un cristiano, se riesco a portare la salvez­za a un mondo che é stato plasmato, se riesco a diffondere il messaggio come il Maestro ha insegnato, allora la mia vita non sarà stata invano."
Martin Luther King



un tributo fotografico con in sottofondo la canzone Pride degli U2, canzone ispirata a MLK:


giovedì 3 aprile 2008

L'Economist sull' Italia

Berlusconi e Veltroni, piani simili e non abbastanza coraggiosi
di Elysa Fazzino

«Molti italiani hanno pensato fosse un pesce d'aprile»: la sentenza con cui il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della Dc di Giuseppe Pizza fa notizia anche sull'Economist, che ha ritagliato uno spazio dell'ultima ora sul timing delle elezioni accanto a un servizio sull'economia italiana, «Piani rivali». «Entrambi i principali partiti hanno piani simili, ma nessuno è abbastanza coraggioso». Secondo il settimanale britannico, che ha rilasciato un'anticipazione del prossimo numero in edicola, l'affermazione che colpisce di più in questa campagna elettorale è quella scritta nel programma di Silvio Berlusconi: «Non facciamo, né promettiamo, miracoli». Eppure, scrive l'Economist, «Mr. Berlusconi ha fatto la sua fortuna (e carriera politica) propalando sogni». La minaccia di una recessione mondiale, più la fragilità economica dell'Italia, «ha riportato perfino lui con i piedi sulla terra».

La dimensione dei problemi economici dell'Italia – scrive il settimanale - ha spinto i leader di Pdl e Pd ad avanzare proposte sorprendentemente simili. Il governo Prodi – secondo l'Economist - è caduto in parte perché ha tentato di ridurre il deficit, come chiede la Commissione europea, alzando le tasse e colpendo l'evasione fiscale. I suoi potenziali successori «sembrano accettare» il fatto che anche loro devono tagliare la spesa. Veltroni punta a diminuire la spesa corrente dello 0,5% del Pil il primo anno e dell'1% nei due anni successivi. «Berlusconi è meno specifico, anche se più convincente sui mezzi» e parla di «digitalizzazione» dell'amministrazione. «ma nessuno ammette che tagli seri devono portare a perdite di posti di lavoro che provocheranno un conflitto diretto con i potenti sindacati italiani».

Entrambi i partiti «dicono che vogliono tagliare le tasse, ma entrambi hanno grandi nuovi piani di spesa». I democratici promettono di trasferire i benefici della lotta all'evasione sui lavoratori dipendenti e promettono tagli delle aliquote delle imposte sul reddito dal 2009. Berlusconi promette di eliminare una tassa sulla proprietà, la tassa di successione e la tassa sulle donazioni per contribuire a portare il peso fiscale sotto il 40% del Pil. Ma il manifesto del Popolo della Libertà prevede «autostrade fin sotto le Alpi e un ponte per collegare la Sicilia al continente», mentre i democratici si impegnano a spendere di più per il welfare.

Tutto ciò non lascia molta possibilità «per ridurre i vasti debiti dell'Italia». Entrambi dicono che lo Stato ha molti beni da vendere, 700 miliardi di euro, secondo le stime del Pdl. Gli incassi potrebbero creare un «circolo virtuoso», riducendo gli interessi e liberando risorse per tagliare le tasse e aumentare le spese. «E' difficile credere – osserva tuttavia l'Economist - che le vendite di beni possano coprire sia per la riduzione del debito sia aumenti di spese e tagli di tasse». Per di più, c'è il problema che due terzi dei beni pubblici sono di proprietà non del governo centrale ma delle autorità regionali, provinciali e locali.

In Italia c'è un altro paradosso, secondo l'Economist: anche se il centro-sinistra si è aperto alle idee liberiste, il centro-destra le ha «abbandonate». L'articolo cita come esempio le barriere tariffarie all'import dall'Asia evocate da Giulio Tremonti e l'opposizione di Berlusconi alla vendita di Alitalia ad Air France. Sia lui che Veltroni, «sono vaghi sui piani per la deregulation e per introdurre maggiore concorrenza». Veltroni ha promesso una legge di liberalizzazione all'anno, ma «il suo programma dà solo un'idea abbozzata di quello che ciò comporterebbe». «L'Italia – conclude l'Economist – ha bisogno di più chiarezza in questo campo se vuole evitare di affidarsi ai miracoli».
(Economist 3 aprile 2008)

martedì 1 aprile 2008

Egoismo ed invidia: L'Expo!

Partiamo da una considerazione: il fatto che l'Italia si sia aggiudicata l'Expo 2015 è una grande, grandissima cosa che ridarà sicuramente vitalità al nostro paese e non solo a Milano che l'ha vinto.

Ma io e penso anche qualcun'altro non avrà gioito troppo perchè ancora viva forse è la delusione che la nostra città ha patito qualche anno fa. Chiamiamola anche egoismo ed invidia ma è così!
Quello che ho visto a favore di Milano non l'ho visto a favore di Trieste ed è questo il punto che mi ha fatto riaprire una ferita non rimarginata. Televisioni e Tg che hanno tirato le fila alla città meneghina, istituzioni in primo piano a perpetrare la causa italiana e personalità dello sport,spettacolo,cultura a sponsorizzare Milano. Beh io questo quella volta non l'ho visto, ho visto una città che ha messo tutta se stessa in questo obiettivo tirando fuori il cuore tipico dei triestini nel momento del bisogno (ricordate l'attesa dei commisari del Bie sulle rive?), noi il nostro l'abbiamo fatto e ci credevamo e per questo adesso qualcosa ce lo sentiamo tolto. Una domanda/provocazione: provate a domandare in Italia se sapevano che Trieste era candidata per l'Expo 2008?? Ho il sentore di conoscere ahimè la risposta.
Ed Elisa (monfalconese) che va a cantare per Milano,e per la quasi tua città no?!?? Oddio può essere anche che non glielo abbiano domandato, non posso sicuro gettare la croce adosso a lei.
Altra provocazione: se vinceva Trieste ora Milano non avrebbe mai vinto questo è chiaro...chi vuol intendere intenda?!?! A pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca!
Eppoi lasciatemi una considerazione politica visto che siamo in campagna elettorale e se ne sentono tante, vorrei dire a quello che si prende i meriti di tutto, quello che meno male che Silvio c'è che nel 2004 quando abbiamo perso al governo c'era lui mentre stavolta c'era uno che forse nel poco tempo che ha potuto lavorare ha fatto cose più utile di lui in 5 anni, non lo so se è così ma questo è un dato di fatto bello grande e anche Berlusconi forse avrà gioito a metà. Mal comune mezzo gaudio :-)

Comunque ben felice di questa assegnazione, ma queste parole sono figlie di un rammarico ancora non assopito perchè la mia città ce l'ho nel cuore!