domenica 13 aprile 2008

Gli altri ci vedono così

Le nostre elezioni viste da fuori.....

Il Times contro il Cavaliere
"Che grave errore l'attacco a Totti"
Anche il New York Times, El Mundo e Le Monde all'attcco del leader Pdl

ROMA - Il caso Totti arriva fino a Londra. Alla vigilia del voto, quando i politici sono costretti al silenzio elettorale, dal Regno Unito arriva una pesante critica al Cavaliere che scuote la calma prima della tempesta. Sulle pagine del Times si legge: "Con la vittoria alla sua portata alle elezioni di domani, Berlusconi ha commesso un errore potenzialmente disastroso attaccando Francesco Totti durante il comizio al Colosseo".

Secondo il prestigioso quotidiano inglese il leader del Pdl era partito bene fino a quando non ha detto che il Partito democratico di Walter Veltroni "non è altro che il vecchio partito comunista". Poi l'annuncio fuori tema dell'arrivo di Ronaldinho al Milan, accolto da fischi, per non parlare dell'accusa a Totti, definito fuori di testa perchè appoggiava la candidatura di Rutelli al Campidoglio. "A Milano - scrive The Times - Veltroni ha radunato una folla di 100mila persone e ha ottenuto l'appoggio di George Clooney. Gli italiani conoscono le stravaganze di Berlusconi e molti sono attratti dal sogno di ricchezza che continua a promettere, anche se non l'ha mai realizzato. Gli elettori potrebbero anche concludere che il nuovo partito di Veltroni con socialdemocratici e cattolici di sinistra sia guastato dalla sua associazione con il fallito governo di Prodi".

In Italia le parole che l'ex primo ministro ha proferito al Colosseo avevano da subito provocato una eco di reazioni. Le radio della capitale si sono scatenate con il Cavaliere che, rendendosi conto della gaffe, ha tentato di placare le acque: "Francesco è stato strumentalizzato, io gli voglio bene e poi sua moglie Ilary lavora a Mediaset". Anche Luciano Spalletti ha voluto dire la sua in merito al capitano romanista: "Un calciatore del livello di Totti, che ha fatto tanto nel sociale, va rispettato al di là dell'opinione politica". Sulle imminenti elezioni, il mister giallorosso concede solamente poche parole: "Io so cosa fare. Non sbaglio".

Anche NYT, Le Monde ed El Mundo all'attacco:

Berlusconi non promette più miracoli per un'Italia sempre più bloccata, scrive oggi il New York Times. Rimangono le "pagliacciate", come quando ha finto di morire dopo aver mangiato una mozzarella, "ma oltre ai denti superbianchi, molti dei tratti distintivi di Silvio Berlusconi sono spariti. Non vi sono più le grandi promesse, l'Italia è così malata che nemmeno il potente Berlusconi è sicuro di poterla curare".

Walter Veltroni, "Homo Democraticus". Così si intitola il ritratto che il quotidiano francese Le Monde dedica sul suo sito al candidato del Pd. "Il nuovo eroe che suscita l'infatuazione popolare è un animale politico appartenente ad un genere molto nuovo per l'Italia: un 'Homo Democraticus che definisce il suo partito come un partito non di sinistra ma riformista, di centrosinistra, più vicino al modello americano o alla terza via di Blair che al socialismo europeo: un partito democratico americano all'italiana".

Il ritratto dedicato da El Mundo al leader del Pd si intitola "Il sognatore pragmatico". "Per i suoi sostenitori è un uomo flessibile ed elastico. I suoi detrattori, tuttavia, lo accusano di essere ambiguo e prudente. Ma a 52 anni non ci sono dubbi del fatto che Walter Veltroni è uno dei pochi politici ancora in grado di illudere in qualche modo il disgustato elettorato italiano di centrosinistra". Il quotidiano ricorda anche che Veltroni non è mai stato candidato a guidare il governo.

A Silvio Berlusconi il sito di El Mundo dedica un breve ritratto. "Più vite di un gatto" è il titolo dell'articolo dedicato al leader del Pdl. "Qualunque altro Paese sviluppato sarebbe sotto shock davanti alla prospettiva di veder salire al potere per la terza volta non consecutiva in due decenni lo stesso uomo, ma l'Italia, un Paese che vive al ritmo di quasi un governo l'anno dalla fine della seconda guerra mondiale non sorprende più di nulla".

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