venerdì 23 gennaio 2009

E' uscito oggi!!

Springsteen: torno al rock ma sono più romantico
Il nuovo album con la E Street Band
di Assante E. (Repubblica)

Il Boss ritorna in scena. E lo fa con un tempismo straordinario, in sintonia con l´arrivo alla presidenza degli Usa di Barack Obama, a poco più di anno di distanza dalla pubblicazione del precedente "Magic" del 2007. E il titolo, non casualmente, è Working on a dream, che è stata perfetta colonna sonora della campagna elettorale del neo presidente. E´ un disco romantico, come spiega lo stesso Springsteen: «Non scrivevo in questo modo da molto tempo. Amo le grandi produzioni pop degli anni Sessanta, quei grandi dischi romantici, e allora mi sono detto che era arrivato il momento di fare qualcosa che non avevo ancora fatto nella vita. Sono tornato a quelle radici, per scrivere il nuovo disco. Ed è stato come togliere il tappo a una piccola vena, stare seduti ed aspettare, ma con molta voglia di vedere cosa accadeva. Ho scritto un sacco di cose molto velocemente, canzoni romantiche da cantare con una grande, grande, voce, come non facevo da tanto tempo».
Canzoni romantiche ma nel grande solco del rock: «Sì, è sostanzialmente un disco di rock, della E Street Band, ma c´è un ampliamento del nostro suono che abbiamo ottenuto con la collaborazione di Brendan O´Brien». E´ lui, il produttore degli ultimi album, ad essere l´uomo chiave della rinascita della E Street Band, sostiene Springsteen: «Negli anni Novanta avevo bisogno di cercare un suono e uno scopo per la band, ed è per questo che abbiamo avuto un lungo periodo di break. Non sapevo cosa fare, che suono avremmo dovuto avere, non volevo suonare come in passato e non avevo idea di dove andare. Così, mentre eravamo nel tour di riunione scrissi "Land of hope and dream" e "American Skin", sapevo che erano belle come quelle del passato che avrebbero potuto essere su Darkness on the edge of town o The river, ma non avevano il suono giusto. Andammo in studio ma eravamo giusto, eravamo senza benzina, senza opzioni, senza nuove idee. Avevamo colpito il muro. Brendan è stato fondamentale, ci ha portato sulla strada giusta, ci ha dato una visione nuova, con punti di riferimento diversi dai nostri, ci ha dato nuovo entusiasmo. Così scrivere nei miei cinquant´anni è diventato più semplice e fruttuoso. E il motivo è anche il sapere che se scrivo qualcosa ho con me un ragazzo in grado di farlo suonare bene».
Working on a dream è un bel disco, compatto e solido, che risente del fatto di essere stato scritto e inciso durante il grande tour mondiale dello scorso anno. Anche se non tutte le canzoni sono all´altezza della fama della band. Perché nonostante il lavoro di O´Brien, la magia della E Street Band in studio non si ripete come un tempo. Gli album solisti, acustici, e quello bellissimo con la Seeger Session Band, non soffrono di questo limite, mentre in quelli elettrici solo tre o quattro canzoni in ogni album possono essere annoverate tra le canzoni migliori. Invece, a sorpresa, il brano con cui Springsteen ha vinto il Golden Globe, "The Wrestler", può essere annoverato tra i suoi migliori, ed è quello che chiude l´album. «Conosco Mickey Rourke dai primi anni Ottanta ed è un ragazzo fantastico», dice Springsteen, «Mi ha chiamato e mi ha detto "faccio un piccolo film, ci serve della musica". Mi hanno mandato la sceneggiatura e io ho scritto tutto in un pomeriggio, pensando a lui, pensando al film, pensando a me. E´ una canzone sull´essere ferito e sopravvivere. E su dove puoi trovare onore nella tua vita».
Gran parte del disco parla d´amore, e in parte di morte. «L´idea della morte è presente in molto del grande rock», sostiene il rocker, «La forza vitale del rock combatte sempre con il suo contrario. E la mitologia è sempre mista. Gli scheletri, le ossa, i teschi che sono sulle motociclette sono un esempio. Io ascolto la morte nei primi dischi di Elvis, in quei grandi primi dischi di blues. E la ritrovi in tutta la pop music, fino a questo mio disco, si avverte anche se io volevo che fosse un semplice disco pop», dice ridendo.
Melodico, romantico, leggero, è uno Springsteen diverso quello di Working on a dream: «Martin Scorsese una volta ha detto che il lavoro dell´artista è far interessare la gente alle tue ossessioni e farle diventare le loro. Non fai altro che questo, e quando hai successo vuol dire che lo fai bene, quando non ce l´hai vuol dire che non ci stai riuscendo. Così anche quando faccio The Ghost of Tom Joad o Nebraska io credo sempre che alla gente possa interessare quello che interessa me. Questo è il mio lavoro. Cercare la bellezza nelle cose di ogni giorno».

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