lunedì 3 marzo 2008

Elogio cattolico a Springsteen


E il Vaticano fa l´elogio di Springsteen

"In tutte le sue canzoni si sente la matrice cattolica"

Secondo il giornale, il Boss deve tutto alla madre italiana e al padre irlandese



Bruce Springsteen, il Boss del rock per antonomasia, ma anche icona pop dalle profondi radici cattoliche. Lo rivela - un po´ a sorpresa - l´Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, che traccia un entusiastico profilo del grande cantautore statunitense elogiandone le «indubbie qualità di cantautore», «lo spessore letterario dei testi delle sue canzoni» e l´attenzione «ai valori cattolici». Una «sensibilità» che - a parere del giornale - è legata ad una educazione che Springsteen ha avuto «da una mamma italiana e da un papà irlandese», rivelata anche da «America, il settimanale dei gesuiti statunitensi». L´occasione di parlare in termini così entusiastici di Springsteen arriva dalla pubblicazione di uno studio sul cantante americano, "Come un killer sotto il sole. Il grande romanzo americano" (Sironi Editore) di Leonardo Colombati. L´Osservatore - notoriamente restio a «beatificare» gente dello spettacolo e, tantomeno, rockstar - con Springsteen va controcorrente. Del libro di Colombati - recensito da Stas Gawronski in termini lusinghieri - si parla nella pagina della cultura, dove la produzione musicale del Boss viene collocata in una cornice di «alto valore letterario» e, persino, religioso. Il quotidiano pontificio scrive, infatti, che «la matrice cattolica permea tutta la produzione del cantautore attraverso tutta la sua storia di artista e di cantautore». In effetti, puntualizza - tra l´altro - il giornale della Santa Sede, «Springsteen, figlio di un irlandese e di una italiana, è in qualche modo "destinato" ad essere cattolico, e, oltre all´educazione familiare, uno dei fattori che lo ha maggiormente influenzato è stata la lettura dei racconti della scrittrice cattolica Flannery O´Connor che parlano di peccato e di redenzione, termini che troviamo nei testi di Springsteen che, in 35 anni di carriera oscillano tra le "badlands" e le "promised land"». E come «prova» l´Osservatore cita il «profondo senso umano e spirituale» che Springsteen ha sempre posto nelle sue canzoni, «dal rapporto col padre alle relazioni d´amore, dalla voglia di fuga e di riscatto al desiderio di liberazione, fino alla riscoperta della paternità e della famiglia». Il giornale sorvola però sulla sua condizione di divorziato.

(Orazio La Rocca)

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