sabato 1 marzo 2008

Forse forse non sono tutti uguali...


Ministro Di Pietro che succederà in Campania al Pd dopo il rinvio a giudizio del presidente Bassolino per la vicenda dei rifiuti?
«È indubbio che la vicenda comporterà dei contraccolpi elettorali. Ma la colpa non è certo del giudice che ha fatto il suo dovere piuttosto della politica che invece di smaltire i rifiuti ha creato le condizioni affinché un magistrato chiedesse la verifica dibattimentale. I contraccolpi sono un dato di fatto. Non vorrei, però, che si scambiasse la causa con gli effetti».
Ora che cosa dovrebbe fare Bassolino? Restare ancora in carica o dimettersi?

«L’Italia dei valori fu l’unico partito— ricevendo anche molte critiche — a chiedere le dimissioni di Bassolino, già mesi addietro quando scoppiò lo scandalo dei rifiuti. E le chiedemmo pur facendo parte del centrosinistra».
Il suo partito partecipa alla giunta Bassolino?

«Non abbiamo mai fatto parte della giunta Bassolino anche adesso, dopo la scomposizione e ricomposizione necessitata dal fatto che alcuni componenti hanno preso un’altra strada, quella di Poggioreale piuttosto che quella del Palazzo della Regione. Sebbene richiesti di entrarvi abbiamo declinato l’invito».
Perché?

«Riteniamo superata l’esperienza Bassolino. È sua la responsabilità politica per l’inazione evidente nello smaltimento dei rifiuti. A prescindere dal rinvio a giudizio, che è né più né meno che una richiesta di verifica dibattimentale con tutte le garanzie per la difesa, l’uomo Bassolino potrà dimostrare la sua innocenza perché ritengo che sia stato usato, raggirato e violentato dalla logica dei veti di partito. È inimmaginabile che Bassolino si sia arricchito in un’attività del genere. Sono convinto che l’abbiano tirato per la giacchetta e così ha finito per delegare ruoli e incarichi a persone che più che delegare bisognava legare».
Il contraccolpo in termini elettorali come sarà?

«Sarà ampio. Le dimissioni di Bassolino possono dare un segnale di discontinuità. Il non avere partecipato a questa manfrina dà a noi, Italia dei valori, titolo per proporci come alternativa al non voto perché è evidente che il cittadino partenopeo sfiduciato in seguito alla presa d’atto di questa inazione sarà più che tentato dall’idea di disertare i seggi. Una cosa, comunque, voglio aggiungere e cioè che sarebbe ingeneroso scaricare tutto il marcio dell’immondizia su Bassolino, perché la malazione va avanti dalle altre esperienze di governo, la vicenda del termovalorizzatore di Napoli risale ai tempi della giunta di centrodestra guidata da Rastrelli».
(Lorenzo Fuccaro 01 marzo 2008 Corriere della sera)


All'inizio della carriera politica non nutrivo particolare simpatia per Di Pietro, ora anche con un crescere mio personale di un sentimento anti-politico sto apprezzando il lavoro che sta facendo; più che il lavoro direi un non conformarsi al modo italiano di far politica legato alle logiche di partito e al dare contro a prescindere nei confronti delle cose che vengono fatte o dette da persone non provenienti dalla propria parte. Ricordo il caso Mastella in cui pur facendo parte della stessa coalizione ne richiese a gran voce le dimissioni e anche nel caos rifiuti non fu sicuro morbido anche nei confronti di esponenti della sua stessa coalizione.
Il mio sogno (di tutti credo..) è quello di una politica per il paese e non per se stessi e queste piccole cose mi fanno sperare che anche tra di loro ci sia qualcuno che la pensi così. Ci voglio sperare ma di sicuro non mi faccio ingannare!

1 commento:

Raphael ha detto...

bettini: «il ministero della giustizia a di pietro? meglio di no»

«LA GIUSTIZIA A DI PIETRO? MEGLIO DI NO» - E si lancia in un toto-ministri (in caso di vittoria del Partito democratico) il coordinatore del Pd, Goffredo Bettini, intervistato ad "In Mezz’ora" da Lucia Annunziata. Meglio non affidare, secondo Bettini, il ministero della Giustizia ad Antonio Di Pietro. «Forse - spiega il coordinatore del Pd - per la storia che ha Di Pietro, quello della Giustizia è il ministero meno adatto. Di Pietro è un alleato importante e molto leale, sta facendo una campagna elettorale seria, ma ha una storia su questi argomenti, di battaglia politica di forte esposizione, e forse non è il ministero più adatto per lui».

E io invece glielo darei proprio! Allora continuiamo coi ministri a capo di ministeri che minimamente non conoscono.....ridicolo...